Cristianesimo ortodosso in Italia

2020-07-30 | Autore: AlBi | Feste in Italia
L'ortodossia è uno dei principali rami del cristianesimo. Il termine indica anche tutti i principi della fede e della vita religiosa a cui fa riferimento la Chiesa ortodossa.

La Chiesa ortodossa, erede del cristianesimo dell'antico impero romano, in seguito ridotta a quella che viene chiamata dagli storici l'impero bizantino, è ora divisa nei quattro patriarcati storici di Costantinopoli, Alessandria, Antiochia e Gerusalemme della Pentarchia (senza il quinto, d’occidente) e diverse altre chiese autocefale. La Chiesa ortodossa crede che solo al proprio interno c’è la continuità della Chiesa universale fondata da Gesù Cristo (proprio come la Chiesa cattolica romana crede che sia).

Si può datare la nascita dell'ortodossia, in senso generale, intorno al IV secolo, quando il cristianesimo è cominciato ad allontanarsi dal paradigma giudaico-cristiano ed è cominciato a tenere i primi concili.

La Chiesa cristiana ortodossa rappresenta in Italia la seconda confessione cristiana dopo la cattolica, con oltre 1.777.200 fedeli di cui circa 900.000 sono della Chiesa ortodossa romena, 150.000 della Chiesa ortodossa ucraina, 90.000 della Chiesa ortodossa moldava e quote minori di altre Chiese ortodosse (russa, greca, bulgara, ecc.). Il suo numero è cresciuto molto nel primo decennio del XXI secolo, a seguito della forte immigrazione da paesi dell'Europa orientale.

La Chiesa ortodossa in Italia è una giurisdizione ecclesiastica cristiana ortodossa occidentale fondata nel 1991 e che si propone di essere una chiesa nazionale ortodossa per l'Italia. Originariamente faceva parte del Santo Sinodo in Resistenza, ma poi si unì al Sinodo alternativo della Chiesa bulgara ortodossa del Patriarca Pimen e adottò il Calendario giuliano rivisto. Il primate della Chiesa ha il titolo di Arcivescovo di Ravenna e di L'Aquila e Metropolita d'Italia. Non va confuso con l'arcidiocesi greco-ortodossa italiana, la principale presenza dell'ortodossia tradizionale in Italia.



Le origini dell'ortodossia in Italia sono associate alla presenza di mercanti greci sul territorio italiano. Hanno costruito la prima chiesa nel 1573 e fu chiamata la chiesa di San Gregorio. Si trova a Venezia. Commercianti e diplomatici greci organizzarono anche le chiese domestiche e fondarono chiese che, tuttavia, nella loro architettura non avevano chiare caratteristiche dello stile bizantino. Un ulteriore aumento dei greci nell’Italia ebbe luogo dopo la prima guerra mondiale. A causa del numero crescente di questo gruppo, nel 1991 il patriarca di Costantinopoli istituì la metropoli italiana e l'Esarcato dell'Europa meridionale con sede a Venezia. Secondo i dati metropolitani, ci sono circa 150.000 Greci ortodossi nell’Italia.

La minoranza ortodossa rumena è apparsa nell'Italia dopo il 1989, diventando il più grande gruppo nazionale tra i seguaci di questa religione. Hanno 41 parrocchie che appartengono alle metropoli dell'Europa occidentale e meridionale di questa chiesa. La maggior parte si trova in edifici affittati dalla Chiesa cattolica romana. La presenza di romeni di rito ortodosso in Italia si è molto accresciuta dopo l'ingresso della Romania nell'Unione europea. All'inizio del 2008 i cittadini rumeni in Italia hanno toccato quota un milione (790.902 presenze ufficiali, cui vanno aggiunte almeno 200.000 presenze senza fissa dimora), diventando così la comunità ortodossa più numerosa d'Italia. Fa parte della Metropoli (provincia ecclesiastica) Ortodossa Romena dell'Europa occidentale e meridionale.

La Chiesa ortodossa russa è anche presente nell’Italia. Nella seconda metà del diciannovesimo secolo, l'Italia divenne una delle mete occasionali o permanenti dell'aristocrazia Russa. A quel tempo furono create chiese ortodosse a Firenze, Bari e Sanremo, principalmente dalle iniziative private. Una dei più popolari e visitati finora è la Basilica di San Nicola a Bari.

La prima chiesa sotto la giurisdizione del Patriarca della Serbia nell'Italia è stata fondata a Trieste, a seguito della divisione della parrocchia precedentemente appartenente alla Chiesa greco-ortodossa nel diciannovesimo secolo. Il numero di serbi ortodossi è aumentato a seguito dell'emigrazione dopo le guerre nei Balcani negli anni '90, ma questo gruppo è attivo quasi esclusivamente nel nord del paese e si concentra sulla parrocchia di Trieste.

Sull'ondata dell’emigrazione dalla Romania, apparve in Italia anche un gruppo dei vecchi credenti della Chiesa ortodossa russa. Hanno fondato una parrocchia a Torino, che è il primo centro pastorale per i vecchi credenti nell'Europa occidentale.

In alcuni paesi la Chiesa ortodossa celebra le sue festività secondo le date del calendario giuliano, per questo motivo in questi paesi il Natale corrisponde al 7 gennaio del calendario gregoriano. Variano tutte le date delle feste fra oriente e occidente. Il calendario giuliano è tuttora in uso in Etiopia, sia dallo Stato che dalla Chiesa. Il calendario giuliano è seguito soprattutto dalla Chiesa Serba, Macedone, Russa, Ucraina, Georgiana e di Gerusalemme.

Le grandi feste della Chiesa ortodossa sono le principali celebrazioni durante l'anno liturgico. Mentre vari santi ed eventi sono celebrati con significato a livello locale, l'intera Chiesa celebra insieme tredici feste: le dodici grandi feste e la Pasqua.

Le dodici festività maggiori sono:
- Natività di Maria Madre di Dio -8 settembre/ 21 settembre - la festa ricorda la nascita e gioventù della Maria, la madre di Gesù Cristo.
- Esaltazione della Santa Croce - 14 settembre/ 27 settembre - la festa commemora il ritrovamento della croce sul quale il Gesù Cristo è stato crocifisso e sottolineare la centralità del mistero della croce nella teologia cristiana.
- Entrata di Maria al Tempio - 21 novembre / 4 dicembre - viene celebrata per commemorare la presentazione di Maria al Tempio di Gerusalemme.
- Natività di nostro Signore e Salvatore Gesù Cristo - 25 dicembre/ 7 gennaio - la festa commemora la nascita di Gesù Cristo a Betlemme.
- Teofania - 6 gennaio / 19 gennaio - la festa che rivela la Santissima Trinità al mondo. Stesso giorno celebriamo il Battesimo del Signore, che commemora l’evento biblico del battesimo di Gesù nel Giordano.
- Presentazione di Gesù al Tempio - 2 febbraio/ 15 febbraio- la festa si riferisce al episodio dell'infanzia di Gesù, quando venne portato al tempio da Maria e Giuseppe.
7. Annunciazione di Maria - 25 marzo/ 7 aprile - la festa commemora l'annuncio dell'arcangelo Gabriele alla Vergine Maria, che Gesù Cristo, il Figlio di Dio, sarebbe nato e che lei sarà la sua Madre.
- Entrata in Gerusalemme - domenica prima di Pasqua - in quel giorno si ricorda il trionfale ingresso di Gesù a Gerusalemme. L’evento fu accaduto nei giorni precedenti la Pasqua ebraica.
- Pasqua - Pasqua è la più importante festività della Chiesa ortodossa. La risurrezione di Gesù Cristo è il centro della fede cristiana ortodossa.
- Ascensione di Gesù - 40 giorni dopo Pasqua - la festa commemora la salita al cielo di Gesù Cristo. Questo evento è il culmine e la fine della vita terrena di Gesù, e del suo trionfo.
- Pentecoste - 50 giorni dopo Pasqua - la festa commemora la discesa dello Spirito Santo sui discepoli di Gesù Cristo a Gerusalemme.
- Trasfigurazione di Nostro Signore - 6 agosto/ 19 agosto - la festa commemora la Trasfigurazione di Gesù sul Monte Tabor.
- Dormizione della Tuttasanta Deìpara - 15 agosto/ 28 agosto - la festa commemora la morte, la risurrezione e la glorificazione della madre di Cristo. Proclama che Maria è stata "assunta" da Dio nel regno celeste di Cristo.

Sette grandi feste sono celebrate in onore del Signore Gesù Cristo e cinque grandi feste in onore di Theotokos. Insieme costituiscono le dodici grandi feste. La festa della risurrezione di Gesù Cristo, chiamata Pasqua, è la più grande delle feste della Chiesa ortodossa. Non è annoverata tra le dodici principali festività della Chiesa poiché è considerata da sola come la "Festa delle feste".